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Manfredonia Calcio: la campagna abbonamenti è deludente

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Manfredonia Calcio: la campagna abbonamenti è deludente

Il 25 agosto parte la stagione ufficiale del Manfredonia Calcio, con la gara di coppa Italia in trasferta contro il Gravina.

Quest’anno ad onore del vero ed in controtendenza a quel sentimento disfattista che spesso contraddistingue il cittadino medio di questa città, la società ha fornito prove tangibili di voler affrontare questo secondo difficile campionato nazionale di serie D, con determinazione ma soprattutto con una organizzazione capillare assolutamente apprezzabile.

Dopa una lunga ed estenuante odissea e grazie ad in cospicuo investimento privato è arrivata finalmente certificata l’agibilità dell’impianto sportivo Miramare che ne fa’ davvero un fiore all’occhiello della città e dell’intera capitanata vista la penuria di impianti sportivi agibili. Dunque, per coloro che non l’avessero inteso o che fossero scettici, quest’anno si tornerà a giocare con lo stadio aperto in tutti i settori come nel recente passato.

A questo aggiungasi una campagna acquisti apprezzabile con la conferma dei calciatori rappresentanti lo zoccolo duro della passata stagione con gli innesti, nella rosa a disposizione di Mister Cinque, di giocatori ambiti da altre società e di assoluto valore tecnico.

Entusiasmo e grande emozione al primo giorno di allenamento allo stadio Miramare perché da anni non iniziava una stagione calcistica, organizzata per tempo, con una rosa al 95% completata da primo giorno di raduno e ciliegina sulla torta, un raduno pre campionato nella verdeggiante landa di Fara San Martino.

Tutto questa organizzazione si traduce, nei fatti, in investimenti economici importanti sostenuti sino a questo momento dal patron Gianni Rotice, dal fratello Lino e dal main sponsor Vitulano Drugstore.

Lo sport ed in questo caso quello del calcio nella sua dimensione nazionale sono un patrimonio della città, pertanto, sarebbe auspicabile, prima di tutto, che altri facoltosi imprenditori che pur non mancano nella nostra città, diano un eventuale segnale di interesse, contribuendo se possibile alla causa: l’unione, come si dice, fa la forza.

Ma vi è un dato sul quale naturalmente occorre riflettere e sul quale la società stia facendo adeguate riflessioni: la scarsa adesione alla campagna abbonamenti lanciato dalla stessa lanciata qualche settimana fa’.

Pochi gli abbonamenti sottoscritti, forse una cinquantina, per la maggior ridotti e parte da persone anziane. Le aspettative societarie erano certamente diverse.

La domanda nasce spontanea: si può continuare a fare calcio in una città che sembrerebbe manifestare, abbonamenti alla mano, chiaro disinteresse per il calcio?

A pochi chilometri da noi, per esempio Foggia, sono stati sottoscritti in poche settimane oltre 5000 abbonamenti senza battere ciglio, un dato numerico che si riporta come elemento di riflessione, restando chiaro che le proporzioni numeriche tra le due città siano ben differenti.

Altra mentalità calcistica, ci si abbona per amore della maglia a prescindere. Abbonarsi, infatti, è un chiaro segnale di condivisione di interesse, di partecipazione alla programmazione, di amore per i colori bianco celesti. Che senso ha fare investimenti economici ingenti se non ci sono riscontri in termini di abbonamento che rappresentano un introito sicuro da implementare con le vendite al botteghino?

Occorre attività di proselitismo e convincimento tra amici, parenti ad abbonarsi, quella che personalmente considero una dovuta contro prestazione di riconoscenza alla società per aver allestito una squadra dai valori tecnici importanti e comunque, quanto meno sulla carta, competitiva.
Serve assolutamente un segnale concreto nell’immediatezza per creare quell’entusiasmo vitale sia per la squadra che per la società, rappresentato dallo stadio, speriamo pieno, a poche settimane dall’inizio del stagione 2024/25. Forza ad abbonarsi e sostenere con la forza i colori del Manfredonia Calcio. Forza Manfredonia.


Antonio Castriotta

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