Prosegue la stretta del ‘Fisco’: torna il redditometro

Prosegue la stretta del ‘Fisco’: torna il redditometro
Senza grossi annunci, è stato riattivato il redditometro.
Sospeso nel 2018, il decreto che lo riattiva è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e firmato da viceministro all’Economia, Maurizio Leo.
Prosegue, dunque, la stretta del fisco.
Con il redditometro, infatti, il fisco torna a mettere sotto la lente le capacità di spesa dei contribuenti per risalire ai loro redditi: dalle spese per l’auto a quelle per la casa, dal costo delle utenze a quelle per il possesso di barche.
“Le spese, distinte per gruppi e categorie di consumi del nucleo familiare di appartenenza del contribuente, – spiega il testo – sono desunte dall’indagine annuale sulle spese delle famiglie compresa nel Programma statistico nazionale, effettuata su campioni significativi di contribuenti appartenenti a undici tipologie di nuclei familiari, distribuite nelle cinque aree territoriali in cui è suddiviso il territorio nazionale”. Si considerano “sostenute dal contribuente, le spese effettuate dal coniuge e dai familiari fiscalmente a carico”.
Invece: “non si considerano sostenute dalla persona fisica le spese per i beni e servizi se gli stessi sono relativi esclusivamente ed effettivamente all’attività di impresa”.
I contribuenti dal canto loro avranno facoltà di dimostrare: che il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta, ovvero con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, o comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile, ovvero da parte di soggetti diversi dal contribuente. Si potrà anche eccepire che le spese attribuite hanno un diverso ammontare e che la quota del risparmio utilizzata per consumi ed investimenti si è formata nel corso di anni precedenti.
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