Storia

Le Chiese di S. Maria di Loreto e della Croce nella comunità sipontina

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Le Chiese di S. Maria di Loreto e della Croce nella comunità sipontina (a cura di) Pasquale Ognissanti, dell’Archivio Storico Sipontino

Dal Sarnelli, nel 1680, fra le chiese poste nella cittàsi ha: S.Croce, Chiesa del Seminario, consacrata[1], e per le chiese poste fuori della Città: S.Maria di Loreto, S. Lazaro….quattroconfraternite, di cui,  S.Croce[2].

         L’indicazione di S. Lazzaro e della Croce, ci è nota, in quanto i toponimi e l’ubicazione sono giunti sino a noi; non così per S. Maria di Loreto.

         Oltre al riferimento del Sarnelli, la stessa chiesa si rileva a Manfredonia pure da un’ incisione del 1661 che appresso si riporta:

          La chiesa è posta fuori l’abitato, verso occidente, poco prima di S. Lazzaro, pressappoco dove ora è posta la chiesa del SS. Redentore, una volta chiesa della Croce.

         Dovremmo arguire che la Chiesa della Croce abbia preso il posto di S. Maria di Loreto, considerato che non ci è giunta alcuna traccia di essa?

        Il Sarnelli, in effetti, pone S. Croce, come chiesa del Seminario, cioè in una posizione ben diversa da quella che si osserva ancora oggi, se pure molto vicina

         Dai documenti del fondo dei Celestini, per gli anni dal 1637 al 1667 si ha.

       Pezzo di terra vicino la macera della retroscritta vigna del terreno fra Santo Lazaro e Siponto…Nella porta del Spuntone – l’horto della chiesa di Santa Maria del Reto (Loreto)- vignale di Francesco Hydouero uno avante et altro contiguo a detta chiesa, la chiesa di Santo Lazaro- i tre vignali che possiede l’Hospitale della città di Manfredonia vicino Santo Lazaro. La chiusa, torre e jazzodel stessohospitale, et heredi Pietro Cessa, oggi di Giovanni della Cueva, vicino Santo Lazaro. La vigna dotale di mastro Lorenzo Policastro passato a S. Lazaro[3]

        Le fonti documentarie, quindi, confermano quanto riportato nell’incisione di cui si è detto. Mette conto, però, porre in risalto che le chiese di S. Lazzaro e di S. Maria di Loreto sono vicine agli orti, ai “vignali”, alla chiusa, alla torre ed allo “iazzo” non solo delle stesse chiese, ma anche dell’ospedale e di privati cittadini.

        Vediamo ora di individuare il Seminario e l’ospedale della città presso i quali si trovano collocati S. Maria di Loreto e S. Lazzaro.

Nei rogiti notarili dell’agosto 1620, subito dopo il sacco turchesco, si hanno specifici riferimenti sia all’ospedale di S. Lazzaro e sia all’ospedale di S. Croce, come due nosocomi ben distinti.

Ora, mentre per il toponimo di S. Lazzaro le fonti documentarie e bibliografiche ci rimandano al sec. XIII, per quello di S. Croce non abbiamo altro riferimento, se non quello riportato.

Sta di fatto, però, che l’uno e l’altro si trovano a ridosso della Cala dello Spuntone (oggi piazza Marconi).

Può pur essere verosimile che il sito dell’attuale chiesetta della Croce possa riferirsi ad una specifica germinazione (o reparto di isolamento per la quarantena dei marinai) dell’ ospedale di S. Lazzaro (lazzaretto).

Certo è che frequentemente i due termini (S. Lazzaro e S. Croce) vengono associati.


[1] P. SARNELLI, Cronologia de’ Vescovi et Arcivescovi Sipontini, Manfredonia, Stamperia Arcivescovile, 1680,

         p. 427

[2] Idem, p. 428

[3] Archivio Antico della Curia arcivescovile sipontina, Fondo Celestini.

        Dal Libro Rosso della Citta di Manfredonia (1740), che riporta documenti del 1483 riguardanti le gabelle si ha. Gabella delle fiere e mercati: item che il mercato grande del mese di maggio, che incomincia la mattina delli tre del detto mese di maggio. Festa della Santa Croce, e dura otto giorni continui.

       “Ab immemorabili”, questa fiera era tenuta proprio presso la chiesetta della Croce, ed è durata fino ai primi decenni del secolo scorso

            Con il trasferimento dell’ospedale in altro luogo (via S. Lorenzo) e il riattamento del Seminario al posto dello stesso ospedale (opere volute dallo arcivescovo cardinale Orsini) (1675-1680), si pose il problema (come è rilevabile dai documenti dell’epoca) della persistenza della chiesa di Santa Croce, presso la quale i chierici che operano presso il Seminario diocesano possono ufficiare.

Ne consegue, quindi, che una chiesa della Santa Croce fosse già ubicata presso l’ospedale, prima, e presso il Seminario dopo.

E presso lo stesso seminario, come si può rilevare dalla relativa Platea, del 1678, opererebbe la Congregazione chiamata della Dottrina Cristiana, alla quale l’arcivescovo cardinale Orsini demanda la cura di accudire all’altare, essendo lo stesso senza dote.

Stando, però, a quanto riferisce lo Spinelli, solo con l’arcivescovo de Marco si avrebbe la costruzione ex novo della chiesetta della Croce, presso la quale il presule consente le riunioni della relativa Congregazione. L’attuale costruzione, quindi, è un rifacimento di una antica chiesa, che potrebbe essere S. Maria di Loreto; in questo senso ci induce a credere lo Spinelli

Nell’anno seguente 1739 dall’Arcivescovo Sipontino Marco Antonio de Marco fu istituita in Manfredonia la Congregazione di Santa Croce, facendovi in essa raunare tutta la Gente di Campagna; E siccome anticamente una tal Congregazione era nell’antico Ospedale, dove il Cardinal’ Arcivescovo Orsino istituì l’ odierno Seminario Sipontino, così l’ arcivescovo de’ Marco volle, che la novella Chiesa di Santa Croce per uso de’ Congregati edificata si fosse fuori le Mura della Città, facendovi fare a devozione delle Famiglie Florio, e Tontulo, un’Altare con tutti i dovuti, e necessari suppellettili, la qual Congregazione oggi persiste, e viene mantenuta con molto decoro, e devozione[1].

E sempre dallo Spinelli:

Cappella di S. Croce fuori le mura colla Fratellanza di gente popolare sipontina[2].

Ma nessun riferimento alla Chiesa di Maria di Loreto, la quale, comunque, non poteva essere costruita prima del 1468[3]. Il tutto sarebbe avvenuto nell’arco di tempo tra il 1468 ed il 1637 o 1661, cioè nel lasso di tempo di 150-200 anni circa.

[4]


[1] M. SPINELLI, Memorie Storiche…, op. cit., pp. 81-82

[2] Ibidem, Parte IV, p. 513.

[3]www.wikipedia.it/Basilica della Santa casa: “La storia del Santuario (di S. Maria di Loreto) inizia il 10 dicembre 1294, con l’arrivo della casa che dicesiabitata una volta dalla famiglia della Vergine Maria a Nazareth e dove la Madonna avrebbe ricevuto l’annuncio della nascita di Gesù. Dapprima la preziosa reliquia venne sopraelevata e coperta da una volta, per poi venire circondata da portici, quindi da una chiesetta e infine dall’attuale Basilica. Nel 1468, per volontà del vescovo di Recanati, il forlivese Nicolò dall’Aste, cominciarono i lavori per la costruzione del grande tempio sia a protezione della Santa Casa sia per accogliere la gran folla di pellegrini sempre crescente”.

 

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