Attualità Manfredonia

Foibe: anche la nostra città, Manfredonia, pagò un prezzo a quella follia

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Tra il 1943 ed il 1947 le milizie comuniste jugoslave guidate dal maresciallo Tito, catturarono nelle abitazioni e sui posti di lavoro gli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia e dopo averli imprigionati li buttarono ancora vivi nelle cavità carsiche comunemente conosciute con il nome di Foibe. Le vittime furono migliaia.

A scandirle oggi queste parole possono apparire come un inutile liturgia. Invece è accaduto davvero. Il massacro delle foibe fu un vero e proprio tentativo di pulizia etnica perpetrato ai danni della comunità italiana.

Altri trecentocinquantamila italiani furono costretti a fuggire verso l’Italia dando vita ad un vero e proprio esodo.

Per decenni la tragedia di quei connazionali fu tenuta nascosta in nome della politica dei due blocchi e a causa della pavidità di alcune personalità politiche che mal sopportavano l’idea di vedere la propria storia accomunata a quella dei peggiori criminali.

Anche la nostra città, Manfredonia, pagò un prezzo a quella follia. Nicola Montella, Giuseppe Di Staso, Cosimo Castriotta sono i nomi dei tre nostri concittadini che finirono inghiottiti da quelle cavità carsiche divenute sepolture violente di un popolo venduto in nome della pacificazione imposta dalla fine traumatica della seconda guerra mondiale.

Il Partito Democratico di Manfredonia non dimentica.

“Non possiamo certo dimenticare le sofferenze, fino a un’orribile morte, inflitte a italiani assolutamente immuni da ogni colpa.” Giorgio Napolitano

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