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Bozzi salva il Donia, 3-3 col Picerno

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È rimandato il Manfredonia targato Catalano, alla prima uscita al “Miramare”: contro il Picerno, terz’ultimo in classifica, i sipontini non vanno oltre il 3-3, ma i rimpianti per i tre punti sfumati questa volta vanno condivisi con una scellerata decisione arbitrale del signor Paolucci Igor Yuri che al 96′ non fischia un solare rigore ai padroni di casa per una entrata scellerata, quanto visibile, di Giannotta su Coccia. Ma andiamo con ordine.

Raimondo Catalano non cambia sistema e si affida ai tre dietro con Romeo, Vergori e De Filippo davanti a Tarolli, una scelta che non darà ragione al tecnico pugliese che dopo 40′ deve fare i conti con tre reti subite.

Sipontini in vantaggio con Malcore che si libera di un paio di avversari in area e fulmina Ioime al 9′. Al 12′ lo stesso Malcore colpisce il palo, sulla ripartenza è Casada a trovare il pari dopo un’ottima sponda di De Luca.

Manfredonia ancora in vantaggio con uno scatenato Malcore al 24′: gran lancio di Pazienza per Coccia che colpisce la traversa, sulla ribattuta è lesto il numero 9 biancoceleste.

Al 32′ Franzese sfrutta un rimpallo in area e trafigge Tarolli: 2-2.

Sette minuti il Picerno è in vantaggio alla terza conclusione della partita: lancio lungo di Casada, Tarolli esce “a farfalla” ed il più piccolo di tutti, Esposito, sbuca tra i centrali di una imperfetta difesa casalinga, gonfiando la rete tra lo stupore del “Miramare” e la gioia dei supportes lucani.

Tarolli si rifà al 3′ della ripresa chiudendo lo specchio ad uno scatenato Esposito.

Arleo schiera il tir davanti alla porta di Ioime, scendendo in campo nella ripresa con un 6-2-2 abbassando Lolaico e Casada in difesa ed accorciando i due terzini.

Il Manfredonia trova il pari solo all’83’ con il subentrato Bozzi che alla prima palla giocabile, di testa, inventa l’angolo su un cross di Raho.

Il finale non è adatto ai deboli di cuore: al 91′ viene annullata una rete agli ospiti a Casada per fuorigioco. Al 94′ Tarolli salva il risultato su Esposito, meritandosi la sufficienza dopo l’errore del primo tempo. Al 96′ l’arbitro Paolucci la combina grossa: Coccia si invola sulla destra, entra in area di rigore e viene steso da Giannotta: dopo qualche secondo di esitazione, in attesa di una decisione del guardalinee che nè indica il bordo campo e nè un fallo, fischia la fine della partita, evitando di assumere una decisione importantissima ai fini del match.

Il finale è una corsa contro il fischietto abruzzese che guadagna gli spogliatoi con fatica: per questa volta le proteste sono tutte per lui, ma chi si aspettava una prestazione d’orgoglio dei biancocelesti, ne esce chiaramente insoddisfatto.

MANFREDONIA-AZ PICERNO 3-3: Malcore (M) al 9′ e al 24′, Casada (P) al 13′, Franzese (P) al 32′, Esposito (P) al 39′, Bozzi (M) all’83’.

MANFREDONIA (3-4-3): Tarolli; Romeo (68′ Esposito), Vergori, De Filippo; Coccia, Pazienza, Romito (75′ Bozzi), Raho; Castrì (71′ Bonabitacola), Malcore, La Porta. Allenatore: Catalano.
A disposizione: Longobardi, Fiore, Pellegrino, Gentile, De Rita, Molenda.

AZ PICERNO (4-3-3): Ioime; Miglionico, Impagliazzo, Agresta, La Gioia (63′ Giannotta); Palumbo (93′ Ricciardi), Franzese, Lolaico; Casada, De Luca (80′ Lancellotti), Esposito. Allenatore: Arleo.
A disposizione: Carlino, Pisani, Conti, De Cristofaro, Di Senso, Tedesco.

Arbitro: Paolucci di Lanciano. Assistenti: Russo (Napoli) e Sepe (Frattamaggiore).

Ammoniti: Tarolli, Romito, Malcore, La Porta (M), La Gioia e Agresta (P)

Angoli: 6-4 per il Manfredonia

Recuperi: 2’pt + 6’st

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