Sette vittime ha causato la bomba d’acqua nelle Marche. Salvata una mamma, manca suo figlio

Il bilancio è impietoso: sette vittime. La spaventosa ondata di maltempo che ha colpito le Marche ha già portato via con sé sette vite. I vigili del fuoco hanno recuperato a Bettolelle l’ultimo corpo di un uomo portato via dall’acqua mentre era a bordo della sua auto.
Ieri sera il fiume Misa aveva già raggiunto il limite massimo, ma alle 5 di questa mattina il fiume ha cominciato a straripare. Il Comune di Sinigallia nelle scorse ore aveva invitato la popolazione a “portarsi ai piani alti” e a “non uscire da casa”. Il sindaco, Massimo Olivetti, ha annunciato che adesso il fiume si sta lentamente ritirando, ma tante strade sono ancora chiuse al traffico per motivi di sicurezza. Per questo, bisogna lasciare libere le strade per consentire l’arrivo di soccorsi.
Il carico di acqua caduta nelle scorse ore non è ordinario. “Sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in due o tre ore, la metà di quello che piove in un anno nella regione”. La situazione è precipitata alle 19 di ieri. In circa due ore il maltempo ha colpito duramente tutta l’area circostante e ha reso impraticabile la galleria che da Cantiano porta a Cagli, poi chiusa la Flaminia con il passo della Contessa invaso dall’acqua.
“C’è stata qualche frana e qualche smottamento sulle strade, per le quali sono intervenuti l’Anas e i Vigili del fuoco”, commenta Stefano Stefoni, direttore Protezione Civile e sicurezza del territorio della Regione Marche.
La bomba d’acqua ha colpito le Marche e ha invaso strade, allagato case, trascinato nel fango donne e uomini. In provincia di Ancona il bilancio è drammatico. “Sono almeno sette morti e cinque dispersi”, continua Stefoni.
Quattro delle sei vittime sono a Ostra, una a Trecastelli e una a Barbara. Ancora, ci sono molti cittadini isolati. Tra i dispersi inizialmente figurava anche una mamma con un bambino, ma la madre e stata tratta in salvo e il bambino è ancora disperso.