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883, Mauro Repetto al Corriere: “Max il mio miglior amico in assoluto”

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883, Mauro Repetto al Corriere: “Max il mio miglior amico in assoluto”

Ha parlato al Corriere della Sera Mauro Repetto, dopo il grande successo della serie Hanno Ucciso l’Uomo Ragno su Sky.

La domanda che si fanno tutti è perché è finita con Max Pezzali: “Eravamo su frequenze diverse”.

Ma Max “È stato il mio migliore amico in assoluto, non potrò mai avere un migliore amico come lui, è la persona a cui umanamente sono stato più legato. Quando sei suo amico diventi una sola persona, ha inventiva e generosità, ha la capacità fusionale di farti divertire”.

Ma i due erano veramente compagni di banco? Si.

Ricordo una delle sue prime frasi durante un’assemblea a scuola: ti immagini se apparissero dei camosci e degli stambecchi dietro alla professoressa? Era così: un flash, un click surrealista geniale. Fingendo di ascoltare quello che succedeva intorno a noi partivamo per un viaggio in una galassia totalmente diversa”.

E su Cecchetto: “Per me è il Walt Disney italiano, è uno che ha saputo concretizzare le sue intuizioni, come lui ha creato tanti personaggi. Mi ha sempre colpito il suo carisma: quando entrava in una stanza si accendeva un silenzio totale; per la personalità che emana sembra quasi un’entità spirituale”.

Infine una chiusura sulla sua spalla degli 883, Max Pezzali.

Tra noi non si è rotto niente, la nostra amicizia rimane ancora forte, ma a un certo punto è arrivata questa chitarra con una nota distorta. La spiegazione che mi sono dato è che il duo, la coppia, è il vettore che va più veloce da un punto A ad un punto B, però consuma tanto carburante così velocemente che senza accorgetene rimani in panne. Rimani per strada, scendi dalla macchina e a quel punto ognuno prende una direzione diversa. Come se due radio improvvisamente si sintonizzassero su frequenze diverse: non captavamo più le stesse note”.

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